A Velturno, poco sopra Chiusa, si trova l’Azienda vinicola Garlider, che gode di una vista magnifica sulla Valle Isarco e sull’imponente mondo alpino. Christian Kerschbaumer gestisce qui con i suoi genitori, la moglie Veronika ed i figli Anna, Elisa, Philipp e Manuela l’Azienda vinicola Garlider, producendo, su una superficie vitata di 4 ettari, cinque bianchi eccellenti oltre all’unico pinot nero di tutta la Valle Isarco.
La viticoltura a Velturno
Velturno è adagiato su un altipiano soleggiato al centro della Valle Isarco. La superficie vitata é di 45 ettari e vengono prodotti principalmente vini bianchi: le varietà maggiormente coltivate sono il Müller Thurgau e il Sylvaner, che assieme ammontano a quasi la metà dell’intera superficie vitata. La zona è comunque anche adatta alla coltivazione di Gewürztraminer, Grüner Veltliner, Kerner e Pinot Grigio. Le varietà a bacca rossa, soprattutto Portugieser e Zweigelt, sono ancora poco diffuse e coprono soltanto 6 ettari.
La Valle Isarco – Alto Adige
In Valle Isarco, la regione vitivinicola più a nord d’Italia, sono circa 250 gli ettari coltivati a vite. Attualmente i vini bianchi ne “fanno la parte del leone”, mentre fino al 1950 l’80% delle uve coltivate erano a bacca rossa.
I vigneti sono situati su pendii favorevoli nella parte meridionale della valle. La composizione dei terreni, un misto di sabbia, ghiaia e clausite, influisce positivamente sulla qualità dell’uva.
I vini bianchi della Valle Isarco crescono in condizioni dure ma nel complesso favorevoli, che conferiscono loro un carattere speciale. Notti fresche o fredde, giornate miti o calde e una buona ventilazione contribuiscono a dare a questi vini bianchi i loro aromi fruttati e sottili, la loro nobile eleganza, la loro secca asprezza e la loro attraente franchezza al gusto.
Negli ultimi 15 anni il mondo viti-vinicolo ed enologico in Valle Isarco ha vissuto grandi cambiamenti. I giovani vignaioli hanno portato nuovi impulsi positivi e nuove idee orientate verso la produzione di qualità. Sono state inoltre reintrodotte varietà a bacca rossa, grazie alle quali la Valle Isarco gode di un’ ulteriore attrattiva.
L’Alto Adige vinicolo
La superficie vitata in Alto Adige supera i 5.000 ha. Più del 45 % dei vigneti sudtirolesi è rappresentato dalle varietà a bacca bianca, con la tendenza ad aumentare ulteriormente. Le varietà più diffuse sono Pinot grigio, Weißburgunder e Chardonnay, le quali rappresentano il 60% sul totale delle uve a bacca bianca. Per quanto riguarda il resto delle varietà a bacca bianca come il Gewürztraminer, il Sylvaner, il Müller-Thurgau, il Riesling, il Sauvignon, il Grüner Veltliner o il Kerner, c’è da aggiungere che in nessun altra parte d’Italia si ottengono vini così freschi e fruttati, tipici e con grande carattere. Essi fanno anche parte della base per produrre il pregiato spumante dell’Alto Adige.
Da più di un secolo in Alto Adige, accanto alle varietà autoctone Vernatsch e Lagrein, vengono coltivate tutte le altre uve classiche: Pinot nero, Merlot e Cabernet.
Il Gewürztraminer, originario di Termeno sulla Strada del Vino, ha da tempo conquistato i palati di tutto il mondo. È un vino bianco secco dal sapore speziato, aromatico, piacevole e corposo.
La schiava (Vernatsch), è la varietà autoctona maggiormente coltivata, da essa vengono prodotti il Lago di Caldaro ed il Santa Maddalena. I vini hanno un colore rosso rubino, sono leggermente secchi e fruttati, dal sapore delicato, con un lieve acidità e dal contenuto minimo di tannini.
Il Lagrein ha un colore rosso scuro granata, è secco, potente, corposo e presenta un sapore che ricorda la violetta.
Si chiama Christian Kerschbaumer il giovane viticoltore e cantiniere dell’azienda vinicola Garlider a Velturno. Inizialmente appassionato di auto e motori, soltanto più tardi e per puro caso, scopre la passione per il vino. Oggi si dedica con passione e successo all’attività vitivinicola presso il maso di famiglia Garlider.
La filosofia di Kerschbaumer è quella di lasciare intatte le caratteristiche dell’uva e di evitare il più possibile di stravolgere il vino durante la vinificazione, in modo da poterne riconoscere il più possibile la vite e la terra da cui proviene. Per questo motivo è passato all’agricoltura biologica e in cantina utilizza soprattutto lieviti autoctoni.
Il famoso autore e critico di vino inglese Stuart Pigott considera Christian Kerschbaumer un emergente della Valle Isarco: … „soprattutto i suoi vini bianchi sono di grande classe. Il Sylvaner ha una cremosità, sapidità e freschezza tali, da regalare al palato un’esperienza vibrante inusuale per questa tipologia, oltre a presentare note deliziose di erbe medicinali ed un carattere spiccatamente erbaceo. Allo stesso modo il Grüner Veltliner presenta un carattere dinamico e ancora più atletico; dal bicchiere escono aromi ricchi di tensione: sentori di frutta gialla matura, assieme ad un aroma leggermente iodato, che si sprigiona ad ogni ulteriore sorso. Quando le viti saranno più vecchie e questo vino acquisterà maggiormente in profondità, avremo un grande Veltiner italiano, che sarà in grado di rinfrescare come una snella bellezza nordica.“
Il successo parla per sé:
Azienda Vinicola Garlider, Christian Kerschbaumer
Untrum 20, I-39040 Velturno (BZ)
+39 348 7451011
www.garlider.it
info@garlider.it
P.IVA IT01727560219